Translate

26 Giorni






By Michele Iacono

26 Giorni di F. Guzzardi – Hoffmann&Hoffmann publisher



I viaggi si possono fare in più dimensioni. Nel tempo e nello spazio. Oppure, ed è una caratteristica solo umana, in quel groviglio di strati emotivi e cognitivi che riescono a sorvolare gli stati fisici della materia, intrattenendosi in una cosmologia mitica e sensitiva così particolare che qualche autore lo ha chiamato il numinoso del mistero del nostro essere.
“26 Giorni” di F. Guzzardi, non è misura temporale ma una estensione del cuore che palpita in esoterismi vitali, in un viaggio dentro/fuori il raggio del proprio io, per dilatarsi in uno specchio di riflessi, tentando di scorgere una verità sempre presente e allo stesso sfuggente.


Jean Luc Dupuy il protagonista, scrittore francese, nel seguire le tracce di un vecchio libro esoterico, le rintraccia apparentementea nel più improbabile dei luoghi di accadimenti segreti: New York. Eppure è proprio questo contrasto, tra l'estremo moderno e le verità millenarie dell'India e di una simbologia spirituale che risalta, annullando le distanze e il tempo poiché ciò che si ricerca è l'uomo, con la sua incessante richiesta di domande su di sé, sul mondo, sul mistero infinito dell'essere.
Si può tornare all'originario essere, oppure la nostra vita terrena, fatta di incertezze, dubbi, problematicità, dolori e tante altre cose umane, ci blocca in una materialità da cui non si può sfuggire? Qual è il vero senso della vita? L'amore è la risposta?


L'inquieta odissea del protagonista è la strada maestra di ogni ricerca di se stesso. Che sia New York, New Delhi o il deserto del Gobi, poco importa, poiché come dice il poeta, siamo fatti della stessa sostanza dei sogni ed ogni volta che immaginiamo, apparteniamo all'eternità.
Michele Iacono

Commenti